1. |
Due petali
04:42
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Le bocche del mare
Si chiusero
Presto i litigi
Con chiacchiere annesse
Si spensero
Piccoli come
due petali
Chiesero ai grandi
E ai loro sorrisi
Come difendersi
Vi sembrerà che
Amarsi è come fare a botte
Tra cani che giocan d'inverno
Fino a che il giorno morrà
verso la fine
Stettero li
Attoniti
Scriccioli d'uomo
Di pochi decimetri
Minuscoli
C'era una biglia
con tanto di elica
Mentre la brezza
baciava le gote
sorrisero
Ripenseranno che
Amarsi è come fare a botte
Tra cani che giocan d'inverno
Fino a che il giorno morrà
verso la fine
Mentre i fantasmi bussano
Adesso piano piano
fratello e sorella vanno
mano nella mano
sul lungo mare
di qualche tempo
che tutti abbiamo
Dentro
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2. |
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La luna adesso va
Lasciando solamente un grumo d'incertezze
Accolte dalle strade temporaneamente splendide
Francesco adesso sta
Leccando le ferite soprattutto quelle
Che luccicano certe come le sue vanità
E s'infrange l'anima
Fra le continue perdite
Pensavi stritolando il cuore
Milano non contiene amore
Nell'alba del mattino che verrà
Fugace il venerdi
Colpisce la bellezza che uno sguardo accende
Si gira le sue lenti sono a un passo dalle sue
E un bacio scroscerà
Un lento capogiro scuote le lancette
Le ore sono un peso ed il momento passerà
E s'infrange l'anima
Fra le continue perdite
Pensavi stritolando il cuore
Milano non contiene amore
Nell'alba del mattino che verrà
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3. |
Da tre mesi
04:05
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Le vacanze stanno li
Immerse in una pozza
lunga un temporale
Batteri e tremiti
Vaccini nuovi attesi
forse,al gusto di maiale
Gelato senza un cono
Ad un termosifone
Leghi i brividi
Coraggio restano tre mesi
Ed al risveglio
Bruci i farmaci
Un sole timido
Ad albergare un cielo spento
Grigio e pallido
Non che a Milano
Si sia visto meglio
Ma il suono sordo dei tuoi passi
In mezzo a foglie morte da dei giorni
gonfia le tue tasche e
Preghi che il freddo poi passi
E speri che il mondo non finirà
Anche se piove da tre mesi
E parli, coi piedi accompagni
I balli, ma sola non danzerai
Dalle balere, l'amore freme
E gli altri danzano
La fisarmonica intrattiene
I canti nella pioggia
Lei spegne le sue ansie fra le insegne
Che luccicano da lontano
mentre un uomo sfiora la sua mano
"Vuol ballar, signora?"
Preghi che l'uomo non scherzi
E specchi le ciocche e i capelli tuoi
Tra i fuochi anziani e le coppiette
Preghi che il freddo poi passi
E speri che il mondo non finirà
Anche se piove da tre mesi
E parli, coi piedi accompagni
I balli, ma sola non danzerai
Dalle balere, l'amore freme
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4. |
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Colpisci amore mio
E lasciami andare
Vedrai saremo insieme
finito il male
Un'altra goccia
Costeggia il tempo
Ma scava dentro me
Un solco immenso
E mille strade
Ma solo periferie
E cavalcate sui tramonti
Scatenati come eroi
Sono solo bei ricordi
Ormai
Ma sarai sempre il mio mondo sai
Colpisci amore mio
E lasciami andare
Vedrai saremo insieme
finito il male
Un'altra goccia
Costeggia il tempo
Ma scava dentro me
Un solco immenso
E il bianco stana
Le case e le utopie
Raccolte sopra letti infami
Pettino capelli bianchi
Come fare a non averti più
"Amo il mondo" mi dicevi...
"amo il mondo...dentro ci sei tu"
Colpisci amore mio
E lasciami andare
Vedrai saremo insieme
finito il male
Un'altra goccia
Costeggia il tempo
Ma scava dentro me
Un solco immenso
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5. |
Single vista bagno
03:02
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Sveglia alle 7
Torvo come ogni mattina
finestra aperta
il bagno sembra una latrina
C'è così freddo che
vedo i pinguini sciare
Prendo del latte
il frigo non da il benvenuto
ma dal sapore schifo
sento ch'è scaduto
corro nel bagno e
violentemente sputo
Prendo il lato buono
Non sarò cornuto
Uscito fuori
prendo l'autobus al volo
Fantozzi forse spesso
aveva più decoro
ma d'altro canto spingo
per riuscire a timbrare
Sfido i colleghi
accolto dalle baionette
ma passa il capo
e anche le bic
a chiappe strette
filano dentro
per non dover lavorare
Prendo il lato buono
oggi non ci piove
oggi non sarò soltanto
una cavia a questo mondo
ed ancora un oltraggio
esco fuori e tocco il fondo
Sfila Simona e in riga
le sue grandi tette
tiene nel reggipetto
le sue sigarette
ne sfilo una e accendo
la mia cicca soave
si finge adesso come
bimba imbarazzata
ma con un gesto in bagno
invita il mio pennuto
e con violenza accolgo
il suo solenne invito
Ma non si muove
quell'infame sta seduto
con una voce avvisa
il cesso è occupato
Ed impaziente sì
lo scaravento di fuori
Ma il mio no..
Non da segni di vita
la guardo e dico
“vedi, non gli sei gradita
e me ne frego se
sei ambita là fuori”
Prendo il lato buono
oggi non ci piove
oggi non sarò soltanto
una cavia a questo mondo
Prendo il lato buono
oggi non ci piove
oggi non sarò soltanto
una cavia a questo mondo
ed ancora un oltraggio
esco fuori e spacco il mondo
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6. |
Il cambio
05:24
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Mario rallenta dai
In qualche modo arriveremo
ed arrivati sai
di solo carne vestirò
Fuori il cielo è una marea
di lampi enormi
Spengo il buio dei miei giorni per
vedere che ritorni
Mario ma cosa c'è
sembri stanco e un po' di fretta
Fumi una cicca e poi
spegni la tua macchina
Passionale come sei
poi mi accarezzi
guido in basso la mia testa e tu
Perché mi dici "NO!"?
Quello è il cambio..un po' più su
Quello è il cambio..un po' più su
senti come è fredda l'asta
Riderai, riderai..lo so
Certo, lo so
Mario mi ucciderei
sembra che tu non invecchi
Trovo che il seno mio
Ora sia sotto il petto tuo
Passa il tempo su di me
Nei giorni impervi
La mia mano scivola più in giù
Madonna un altro "NO"
Quello è il cambio..un po' più su
Quello è il cambio..un po' più su
senti come è fredda l'asta
Riderai, riderai..lo so
Certo, lo so
Quello è il cambio..un po' più su
Quello è il cambio..un po' più su
senti come è fredda l'asta
Riderai, riderai..lo so
Certo, lo so
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7. |
In alto i medi
03:00
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Dicono che a chiappe strette ci si salverà
Ho già visto pochi santi e troppi stronzi ancora in vita
e non c'è neve, vento o il cesso stesso che ci sciacquerà
AH AH AH AH!
Rido spesso come in Tenco e bevo acqua blu
Scosso, incerto e disattento scardino le mie lenzuola
c'è troppo caldo e, certo, penso, in sonno, alla povertà
AH AH AH AH!
Siamo quelli che
Siedon sulla riva
contano le croci
sputan sulla prima
coniano le carte
siedon sulle altre
Tutto credendosi re
Fottendocene
Cori poco accorti
squali contro ignoti
si lo so non siamo un granché
scuse sulla carta
schiavi della mafia
Dio ci salvi i tornaconto e la clientela
E benedica donne da pubblicità
AH AH AH AH!
Siamo quelli che
Siedon sulla riva
contano le croci
sputan sulla prima
coniano le carte
siedon sulle altre
Tutto credendosi re
Fottendocene
In alto i medi
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8. |
Respira
04:54
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Arriveranno comete e funghi
A rinverdire le idee
le prime colte tra sogni e stracci
gli altri scorti all'autogrill
dove le chiese “Tu vuoi sposarmi”
E lì dicesti di si
Ed un sorriso nel domandargli
Perchè non scelse un altro posto
Ma lei abituata
Non si formalizzò
Le colse un fiore
glielo donò
Così l'estate coi suoi gessetti
e la sua calda marea
trovò un rifugio per ripararsi
e all'improvviso prese fuoco
La casa si bruciava
E in cinta la salvò
lei disse al mondo
perchè adesso?
Perchè a noi?
Respira
Respira
Come sai fare tu
non ci fermerà mai
neanche la morte
Cosi la vita tra poche palme
Ed un tettuccio tra trazzere
gelide o soffocanti
l'asfalto è un pavimento immenso
Il ventre si gonfiava
il bimbo poi bussò
la gioia immensa
nel dolore
intorno a noi
Respira
Respira
il male calmerà
Si..ci stupirà..dai..
Respira
Respira
Come sai fare tu
non ci fermerà mai
neanche la morte
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9. |
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Steso con i remi in barca
Addentata Una focaccia
Dura che nemmeno riuscirò
A scoprire di ch'è fatta
Cibo? Ma neanche l'ombra
Frigo che di vuoto abbonda
portafoglio a braccio rivedrò
Solo il buco annoso dentro
Provo in banca col prelievo
Ma Il computer esce il medio
Io
Arriverò
A casa tua
Con un bue in stomaco
Lo annienterò
Fin tanto che
Muovo ancora il tavolo
"Cigola eh?!?"
Tu che adesso parli piano
Dici che mi senti strano
Io che il mio sorriso mostrerò
Sgancio apposta il mio ti amo
Perché adesso non ceniamo
Mi rispondi "ho già mangiato"
Io
ancora no
Morirò qui
Con un bue in stomaco
Lo annienterò
Fin tanto che
Muovo ancora il tavolo
Io
Me ne starò
A casa tua
Con un bue in stomaco
Lo annienterò
Fin tanto che
Muovo ancora il tavolo
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10. |
Teresa e il mare
03:43
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Teresa tenne gli occhi stretti
appena vide il bagnasciuga
e un onda che a uno scoglio si scagliò
Pregò che il mare fosse quieto
almeno solo per nuotare
al largo le balene implorò
di far barriera a questo mare
almeno solo per un'ora
disporsi di traverso all'onda
Ma non si calmò
Quell'estate era finita
da un po'
Teresa aveva gli occhi stanchi
La rabbia chiusa nel cappotto
Vedendo che la strada si gelò
Si strinse ai fianchi dei suoi cari
Piccina gli arrivò alle gambe
La madre con la mano consolò
Quel cucciolo nel mondo infame
"Ma stai tranquilla adesso amore mio
Il tempo dovrà sì cambiare"
Poi si addormentò
Li l'estate era infinita
e si placò
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Cesare Livrizzi Milan, Italy
Cantautore siciliano, classe 1983. Amante della parola e del linguaggio in generale che, colluso e generalmente in combutta con l’armonia della musica, tenta di manipolare creando dei piccoli quadri. Le sue canzoni sono immagini sonore sghembe, poetiche e a volte prosaiche, manifesto di questa ricerca. ... more
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